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Cubo di Blloku | Tirana

Cubo di Blloku Tirana

Immagini

Progetto

Stefano Boeri Architetti

Luogo

Tirana, Albania

Anno

2017 - in corso

Cliente

INVEST SOCIETY

Credits

Progetto:
Stefano Boeri Architetti

Founding partner: Stefano Boeri
Partner and Project director: Francesca Cesa Bianchi
Project leader: Carlotta Capobianco

Team:
Jona Arkaxhiu, Orjana Balla, Marco Bernardini, Agostino Bucci, Moataz Faisal Farid, Yulia Filatova, Shilong Tan, Andrea Zucchi, Besart Gjana

Consulenti:
Studio di fattibilità: SCE Project, E.S.A. engineering
Progetto esecutivo: SCE Project
Local architect: Albana Kocollari (ANK ARCHITECTS)
Structural project: Ing. Helidon Kokona
Electical project: Ing. Llambi Karamani (Xhenlux
Mechanical and plumbing: Ing. Petrit Hoxhaj
MEP: IMPACT Shpk

Il progetto di Edificio Poli-Funzionale Europeo sviluppato da Stefano Boeri Architetti si trova a Tirana, in Albania, nel distretto di Bllok, all’incrocio tra le centralissime vie Rruga Pjeter Bogdani e Rruga Vaso Pasha. La rilevanza urbana del sito è amplificata dalla prossimità con la storica residenza e quartier generale dell’ex dittatore comunista Enver Hoxa. Principalmente destinato a uffici, il fabbricato comprende anche – a piano terra e al primo piano – diversi spazi destinati ad attività commerciali, negozi e un bar, a cui si aggiunge un ristorante al sesto e ultimo piano (Roof Garden Restaurant). Cinque livelli interrati sono riservati a un parcheggio destinato agli utenti del complesso e agli abitanti del quartiere. Planimetricamente, l’edifico si caratterizza per la forma quadrata di 30 per 30 metri, che genera un blocco proto-cubico “tagliato” a sbalzo sul piano terra sui lati affacciati sull’intersezione stradale a nord ovest.

Il secondo elemento di forte connotazione è costituito dal complesso sistema di facciata a doppia pelle: un vibrante mosaico tridimensionale formato da fogli di metallo con lievi variazioni di colore e trasparenza.

Sia l’impostazione della pianta sia le caratteristiche del prospetto riuniscono elementi di forte espressività plastica e figurativa con aspetti di razionalizzazione ed efficienza funzionale del sistema architettonico nel suo complesso.

Nel primo caso, in particolare, il cambio di geometria dell’edificio a livello del suolo si riverbera positivamente sulla circolazione stradale e lo spazio pubblico, generando una piccola “piazza”, che segna l’ingresso principale, accogliendo il flusso pedonale proveniente dalle due principali vie commerciali. Anche la facciata, oltre che come elemento linguistico, è dotata analogamente di una forte connotazione sul piano funzionale. Realizzata attraverso un sofisticato sistema tecnologico, esternamente compone una superficie cangiante: i riflessi emessi dalle lastre metalliche sottolineano l’unicità dell’edificio, rimarcandone il ruolo di nuovo punto di riferimento all’interno del quartiere. Allo stesso tempo, il sistema a doppia pelle è in grado di migliorare sensibilmente le prestazioni termiche dell’edificio, regolarizzando i parametri della luce diretta del sole in base all’orientamento dei raggi incidenti e alla destinazione funzionale dei diversi ambienti interni. La facciata è infatti composta da un curtain wall interno, che assolve i requisiti di isolamento termico e acustico, e da una quinta modulare esterna in pannelli di lamiera con funzione di schermatura solare.

Il curtain wall dei piani ufficio (“prima pelle”) è formato da una struttura portante a montanti e traversi in profili scatolari di alluminio e da un tamponamento in vetrocamera, nella parte a vista, e in pannelli pre-assemblati Spandrel con finitura esterna in vetro retro-verniciato nella parte cieca in corrispondenza dei solai.

La cosiddetta “seconda pelle” è formata da una schermatura in alluminio, con funzione di rivestimento del primo livello commerciale e dei piani ufficio. Questo schermo è composto da pannelli modulari con sottostruttura in profili metallici e rivestimento in lamiera di alluminio piegata triangolare. La seconda pelle verrà agganciata ai montanti scatolari in alluminio del primo layer di facciata mediante staffe puntuali a vista, in modo da mantenere un’intercapedine di circa 15 cm per permettere la pulizia esterna dell’edificio. Più nello specifico: il modulo che determina il passo dei montanti di facciata è di 110 x 110 cm. I componenti principali dell’involucro sono pertanto così scanditi.

Il rivestimento dell’intradosso sopra l’ingresso – è invece composto da una struttura metallica di sostegno e da una pelle in lastre di vetro stratificato. Una soluzione che si armonizza con quella della facciata clear glass del piano terra, composta da montanti scatolari in alluminio e tamponamenti in vetrocamera con lastra esterna stratificata antieffrazione. Gli interni accolgono spazi collegati tra loro in maniera fluida e dinamica, in particolare al piano terra, riservato a funzioni commerciali e collegato al livello superiore da una scalinata aperta. Il dialogo tra il volume architettonico e il layout degli spazi interni genera soluzioni scenografiche: su tutte, la gradonata con elementi di seduta in legno, che rilegge l’intradosso della “piega” inclinata della facciata in vetro.

 

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