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Su Les Échos, il principale giornale economico finanziario francese, un articolo che propone l’ingresso della natura all’interno della dimensione urbana, mediante una Forestazione Urbana ampiamente documentata, descrivendo gli alberi come condizionatori d’aria naturali, oasi di biodiversità, depuratori d’aria, riduttori di rumore, pozzi di carbonio, schermi estetici e indicatori di stagione e di benessere. Come ha annunciato la FAO, una sessantina di città in tutto il mondo hanno pienamente compreso queste qualità e sottoscritto gli obiettivi di sostenibilità e resilienza che stanno alla base aderendo al suo Programma globale di Forest Cities lanciato in 2018.

In Europa il movimento ecologico è ben avviato, con Milano che – in qualità di città più industrializzata della penisola – si mostra come realtà pionieristica, esprimendo la volontà di portare una radicale trasformazione del suo ambiente grazie al progetto di Forestazione Urbana chiamato ForestaMi, che prevede la messa a dimora di tre milioni di alberi entro il 2030, garantendo la diminuzione dell’effetto di isola di calore urbana con una riduzione delle temperature fino ai 2 gradi e l’assorbimento fino a 5 milioni di tonnellate di CO2 l’anno.

Partecipa al progetto di Forestazione Urbana anche l’architetto Stefano Boeri, leader di un movimento e portavoce di un approccio che considera gli alberi abitanti al pari di esseri umani, all’interno degli spazi urbani contemporanei – come promosso nella Smart Forest City di Cancun – e delle architetture, tra cui il noto Bosco Verticale di Milano, la Trudo Vertical Forest di Eindhoven e il Bosco Verticale di Nanchino. In un appello trasmesso a dicembre 2018, alla vigilia del primo Forum Mondiale sulla Forestazione Urbana, ha invitato tutti i professionisti della pianificazione urbana a considerare l’albero “come un partner della città del futuro”, aumentando le superfici permeabili, trasformando i tetti in giardini, sviluppando oasi verdi e aree agricole, creando corridoi verdi ecologici a scale differenti, portando supporto ai progetti di Foresta Italia e di Great Green Wall of Cities.

Per leggere l’intero articolo, consultare il link: https://www.lesechos.fr/idees-debats/sciences-prospective/quand-la-foret-envahira-la-ville-1181151