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Casa Bosco | Milano

Casa Bosco Milano

Immagini

Progetto

Stefano Boeri Architetti

Luogo

Milano, Italia

Anno

2009 - 2011

Cliente

AGNOLETTO S.R.L.

Tipologia

Architettura, Social Housing

Superficie

Area di progetto: 1.530 mq; SLP: 1.200 mq

Credits

Stefano Boeri (Founding partner), Chiara Quinzii (Coordinatore), Cristina Drapic, Corrado Longa (Coordinatore), Davide Rapp, Marco Giorgio

Il progetto Casa Bosco si basa su un sistema di moduli abitativi prefabbricati in legno, caratterizzati dal basso costo di produzione, dalla flessibilità e dalla rapidità di assemblaggio. Cinque le caratteristiche distintive rispetto ai comuni sistemi costruttivi a basso costo. Ottimale per interventi in piccole zone urbane e periurbane non utilizzate o sotto utilizzate, Casa Bosco può rilanciare l’offerta di edilizia sociale in affitto, recentemente sfavorita rispetto a quella convenzionata o in vendita. La marcata flessibilità del sistema permette di comporre tipologie miste di utenti (come studenti, famiglie con disagio abitativo, giovani coppie, …), evitando di alimentare la formazione di ghetti; allo stesso tempo, il format dei micro-moduli agevola il coinvolgimento dei futuri abitanti nella scelta del layout dell’appartamento. Sul piano tecnologico-produttivo, l’utilizzo estensivo del legno può attivare un’intera filiera, che interessa a Milano e nell’area milanese un sistema vasto e articolato di piccole e medie aziende. Il programma, infine, prevede un protocollo di compensazione ambientale (piantumazione di alberi), che può attivare un ciclo produttivo e di consumo di energia a scarto zero (biomasse derivate da diradamenti boschivi, prodotti intercalari, produzione di prossimità).

Casa Bosco nasce dall’idea di affrontare il social housing a bassa densità attraverso lo sfruttamento di tutto il ciclo di produzione del legno. In tal modo, il progetto mira a coniugare i reali obiettivi e bisogni delle politiche residenziali per le famiglie a basso reddito con la necessità di costruire un ambiente urbano in equilibrio e capace, guidato da principi di sostenibilità, di dare vita a un legame più forte e stabile con la natura e il paesaggio.

Adattabili e combinabili in maniera flessibile in base alle specifiche esigenze di ciascun utente, i moduli prefabbricati su cui si basa il sistema sono prodotti da aziende locali e assemblati a partire da pannelli di legno derivati da lavori di manutenzione dei boschi e delle foreste che si estendono intorno alle aree montuose delle Alpi e lungo i fiumi. Grazie ai costi di produzione molto bassi rispetto ad altre tecnologie costruttive di tipo tradizionale (meno di 1.200 euro al mq) e ai conseguenti potenziali prezzi di affitto altrettanto contenuti, il sistema agevola la realizzazione di politiche sociali di sostegno alle famiglie e alle persone più disagiate o con bisogni speciali. Le specifiche necessità dei potenziali abitanti possono essere agilmente interpretate sul piano progettuale grazie alla variabilità nelle aggregazione di più moduli e alla conseguente possibilità di ampliare e configurare gli spazi residenziali: la mutevole aggregazione dei moduli può infatti produrre un’infinita varietà di configurazioni del blocco abitativo.

Proponendosi come strumento per l’attuazione di strategie di “riempimento urbano”, Casa Bosco definisce un modello insediativo a bassa e media densità, che può essere collocato soprattutto negli spazi interstiziali delle città che già presentano sistemi infrastrutturali e servizi. In tal modo, sul piano urbano, oltre a rilanciare le politiche per l’edilizia popolare, il sistema può essere interpretato come un efficace e dinamico dispositivo di ricucitura del tessuto residenziale e del costruito. In questi termini, Casa Bosco propone lo sviluppo di un modello costruttivo inedito per l’edilizia popolare, capace non solo di sfruttare il ciclo completo di produzione e lavorazione del legno, ma anche di generare nel contempo una forma articolata di pianificazione e gestione del territorio urbano e naturale.

Sul piano operativo, risulta fondamentale l’attivazione di un processo calibrato di coordinamento tra la domanda di alloggi, la costruzione degli edifici e la crescita dei legnami dalle foreste: fasi che richiedono e si attivano comunemente su scale temporali anche molto differenti tra loro. Per far fronte a tale potenziale problematica tuttavia è possibile prevedere appositi processi integrati di controllo e gestione, capaci di rendere più omogenei e armonici i vari passaggi e di coordinarli in maniera virtuosa sul piano ambientale, operativo ed economico. La gestione attiva del bosco può così consentire anche il riutilizzo del materiale di scarto per la produzione di energia, mentre il taglio controllato degli alberi, il reimpianto e la selezione di aree per la ricrescita aprono nuove possibilità legate all’attuazione integrata di processi sostenibili di compensazione ambientale.

In questi termini, la forma di housing sociale di Casa Bosco può essere descritta come un “generatore ambientale”: un dispositivo progettuale in grado di contribuire non solo alla riduzione del consumo energetico e dei rifiuti (minimizzando le spese per la realizzazione e la gestione degli edifici), ma anche all’evoluzione di un ambiente naturale all’interno delle aree urbane.

 

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