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Mitino Time Park | Mosca

Mitino Time Park Mosca

Immagini

Progetto

Stefano Boeri Architetti srl + TM Tvorcheskaja Masterskaja

Luogo

Moscow, Russia

Anno

2014

Cliente

Archpolis and United Direction of Moscow parks

Tipologia

Landscape park

Commissione

Competition

Superficie

127 ha

Credits

Stefano Boeri Architetti
Partners:
Stefano Boeri
Michele Brunello

Project leader:
Hana Narvaez

Design team:
Anastasia Kucherova
Massimiliano Savino

In collaboration with:
TM Tvorcheskaja Masterskaja

Il progetto Time Park si trova a Mitino, un distretto di Mosca, copre un’area di 126 ettari ai confini con la ferrovia di Riga e comprende sul territorio monumenti archeologici unici, un bacino di 6 ettari ed una linea elettrica ad alta tensione. Lo slogan del parco è “Prenditi il tuo Tempo” e lo spazio è percepito come un’oasi verde immersa nello spazio urbano. Il ritmo della città è ipotizzato per rallentare dai confini al centro, cosa che si traduce in una progettazione di dispositivi concentrici che, negli ambienti più esterni contengono spazi per attività rapide (sport o funzioni dinamiche urbane) mentre nel cuore ospitano un luogo di relax e meditazione. Il confine del parco funge, così, anche da cintura verde che protegge e separa l’interno dal contesto urbano. In base a scelte sia concettuali che morfologiche – la differenza di quota in alcuni punti raggiunge i 30 m – si identificano cinque zone principali poi collegate tra di loro con un percorso cui ogni ramo, a raggiera, conduce il visitatore da un certo centro di attrazione al cuore del parco, seguendo le curve date dal paesaggio.

Una piccola porzione del museo archeologico – che contiene tumuli di antichi slavi – si trova nei pressi della stazione della metropolitana ed è principalmente dedicata ad un uso specifico da parte dei cittadini provenienti da altre parti di Mosca. L’edificio stesso del museo fa parte del paesaggio naturale: la sua copertura è un anfiteatro paesaggistico e gli elementi verticali di cui sono composte le facciate si adattano organicamente all’ambiente naturale circostante. Seguendo il medesimo concetto, l’area ricreativa retrostante è dotata di sedute la cui forma ripete i contorni dei tumuli storici e si adatta organicamente con le realtà naturali circostanti. Esiste una certa gerarchia tra i vari centri di gravità progettuali, tra cui la piazza a forma di stella nella parte occidentale del parco e quella della città dedicata ai quartieri residenziali, su cui spicca il cerchio sopraelevato – posto nella parte settentrionale del piccolo lago di Penyaginsky – utilizzato come un sentiero pedonale ed escursionistico al cui interno un’area pop-up permette di godere dell’acqua (o del ghiaccio) al variare delle stagioni. Il percorso stesso – in tre punti del cerchio – è diviso in sei percorsi con pendenze variabili, così che ogni fruitore possa scegliere il percorso in base alle proprie preferenze, velocità e capacità fisiche.

L’ingresso al parco, in direzione della piazza principale a pianta stellare, è sottolineato da una struttura ideata come la composizione di un’ampia rampa e diverse terrazze aventi giardini mobili, in grado di ospitare varietà di piante che possono essere sostituite periodicamente a seconda della stagione o dell’evento, modificando di volta in volta l’aspetto dell’entrata. La pendenza naturale del rilievo di questa parte del parco viene utilizzata, a fianco della struttura d’ingresso, per la costruzione di un piccolo palco e un modesto anfiteatro, restando in diretto contatto con la piazza che mantiene la sua riconoscibilità permettendole di funzionare attivamente in qualsiasi momento dell’anno. Sul raggio settentrionale della stessa piazza sono presenti un’area ricreativa con panchine ombreggiate da alberature e un parco acquatico composto da una piattaforma delineata da un modesto rilievo riempito d’acqua, utile in estate per fuggire dal caldo locale e attrattivo come pista di pattinaggio invernale. Il raggio rivolto a nord-est svolge il ruolo sia di mercato locale che di sede espositiva: al momento del raccolto, in questa porzione si ipotizza lo svolgimento di fiere che offrono ai visitatori i prodotti coltivati in loco da scolari nei vicini giardini di Mitya, nella parte nord-occidentale del parco; durante le feste o le festività si assume la presenza di un mercato delle pulci d’arte o un grande mercato alimentare. La struttura termina con un grande portale interattivo che incornicia la vista dello stagno e del parco. La zona denominata Vostochny Ray è un campo sportivo multidisciplinare, sullo Yuzhny è situato il palco principale con uno schermo mentre l’anfiteatro centrale, sulla cui piattaforma superiore si trova uno degli oggetti di navigazione, è progettato per osservare eventi che si svolgono in diverse parti della piazza.

Nella parte centrale della piazza, panchine e aiuole assumono forme lineari, sottolineando la direzione del movimento verso il centro del parco. La piazza da un lato è incorniciata da un complesso di padiglioni contenenti un piccolo caffè e il un negozio del museo, dall’altro è caratterizzata dall’edificio amministrativo contenente servizi per i visitatori delle varie realtà che insistono in loco. Trenta oggetti con dimensioni di 3×3 metri si trovano a una distanza di 200 metri l’uno dall’altro e posizionati nei nodi della griglia ortogonale che disegna il progetto. Orientati rigorosamente ai quattro punti cardinali, questi oggetti vengono utilizzati come cartelli, pannelli informativi e punti di accesso a Internet, panchine, lettini prendisole, scivoli, altalene, tende da sole, luoghi per picnic e riunioni. Alcuni includono fontanelle o piccole locali per le esigenze tecniche dei lavoratori del parco. I pannelli solari installati sui tetti degli oggetti forniscono loro energia per l’illuminazione: ogni croce contiene informazioni sui punti cardinali e sull’elevazione del rilievo rispetto al livello del laghetto Penyaginsky.

Il dispositivo appare nelle aree più diverse del parco: nelle foreste, nei prati, nelle zone costiere, negli incroci di sentieri, nella piazza e all’interno del museo archeologico, mescolando le caratteristiche dell’intero territorio e valorizzandone le migliori qualità. Il volume, riconoscibile come una croce, può variare in termine di spazialità a seconda delle esigenze e delle caratteristiche del luogo, rimanendo il medesimo in pianta. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla vecchia torre dell’acqua – pittoresco patrimonio dell’architettura sovietica risalente al 1957 – la cui struttura originaria è circondata da due nuove scale a chiocciola autoportanti che si collegano in sommità mediante una piattaforma, lasciando intatto l’oggetto architettonico esistente e rendendolo uno dei punti attrattivi del parco. La possibilità di salire ad un’altezza che raggiunge i 15 metri, aumenta il valore dell’edificio permettendone la visione da tutte le angolature e rendendo possibili per i visitatori nuovi scorci panoramici.