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boeri e space&interiors, sbarco su marte

7 dicembre 2017

The future of living and the planet of the future è il titolo scelto per l’edizione 2018 di space&interiors, l’evento dedicato a interior designer e architetti organizzato a The Mall, in zona Porta Nuova, dal 17 al 21 aprile nei giorni della Milano Design Week. Il pubblico e gli operatori sono invitati a esplorare il futuro dell’abitare nel luogo dove l’umanità potrebbe trasferirsi tra 100 anni: Marte, il pianeta rosso. Il curatore Stefano Boeri racconta come nasce l’idea.

«Il progetto ambisce a trasformare l’incontro con importanti aziende in un’esperienza inedita, che faccia i conti con la frenetica sequenza di eventi che accompagnano il Salone del mobile. La discesa in uno spazio ipogeo e straordinario di 5mila metri quadri, nella zona di Porta Nuova, offre  uno scarto molto forte all’immaginazione. Per questo abbiamo cercato di immaginare un mondo “altro”, rispetto a quello che in quei giorni si vede muovendosi tra i grattacieli o tra i padiglioni di Rho».

Il richiamo a Marte è tutt’altro che una provocazione.
«Il richiamo al Pianeta Rosso ha una duplice valenza: da un lato racconta il lavoro di ricerca, esplorazione del futuro, di invenzione e anticipazione di soluzioni possibili che fanno le aziende che si occupano di interni e arredi. Dall’altro è una riflessione sull’emergenza del cambiamento climatico, che oggi porta seriamente molti centri di ricerca a studiare l’ipotesi di colonizzare Marte. Con il nostro studio abbiamo di recente presentato a Shanghai un progetto che prevede nuove forme abitative e la ricostruzione dell’atmosfera su Marte attraverso una serie di capsule di città-foresta. Unite, queste due considerazioni ci hanno fatto immaginare di offrire al visitatore un’esperienza unica, simile a quella di entrare in un mondo nuovo e di cercare di capire come potrà essere abitato. The Mall diventerà uno spazio fluido, dove si vivrà un’esperienza percettiva inaspettata. Ci stiamo lavorando molto in questi giorni e non posso svelare altro».

Marte come pianeta sempre più vicino.
«Il The Guardian ha pubblicato un rapporto che prevede che se non si invertirà il cambiamento climatico, 275 milioni di persone in località come Shanghai, Tokyo, Singapore, Los Angeles potrebbero avere a che fare con inondazioni costiere causate dallo scioglimento dei ghiacciai. Io dirigo il laboratorio Future City Lab alla Tongji University di Shanghai, un programma di ricerca post-dottorato dove si anticipa la mutazione delle metropoli planetarie, e ci è stato chiesto di ragionare su cosa accadrà quando Shanghai verrà inondata. Una delle ipotesi – considerata dall’Agenzia Spaziale cinese – è quella di colonizzare un altro pianeta. E proprio di recente abbiamo parlato con una ricercatrice del MIT che sta lavorando a questi temi… insomma è una provocazione ma basata su ragioni molto concrete. Stiamo pensando a come ricreare un’atmosfera respirabile e condizioni vivibili per la nostra e altre specie viventi. Oggi ci sono molti centri di ricerche, agenzie, aziende private e istituti impegnati in questo progetto. Del resto è un’ipotesi su cui lavorano anche altri colleghi come Norman Foster e Bjarke Ingels».

Da Marte alle nostre case. Quali sono le nuove sfide per l’interior design?
«I temi caldi sono i materiali del futuro, il progetto dei luoghi di socializzazione come quelli legati ai riti del cibo e del mangiare insieme, la domotica e i dispositivi che ci accompagnano nella nostra vita privata domestica e nella vita esterna. Abbiamo chiesto alle aziende di selezionare un prodotto che rappresenti per loro il futuro».

http://design.repubblica.it/2017/12/07/stefano-boeri-spiega-come-sbarcare-su-marte/#1