Ansa, all’interno dello speciale 100 di questi Calvino, dedicato al centenario della nascita dello scrittore, racconta le ispirazioni che dagli scritti di Calvino hanno portato a realizzare progetti, libri, serie televisive, canzoni e perfino grattacieli, come il Bosco Verticale di Milano, ideato da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra).
Uno dei concetti filosofici dietro la creazione del Bosco Verticale, simbolo del connubio tra natura e città, è stat, infatti, Il Barone Rampante, scritto da Calvino nel 1957: “Quest’idea della possibilità di una vita passata stando sui rami degli alberi di un bosco è stata un enzima che ha lavorato per anni nel mio modo di pensare l’architettura. Devo la mia ossessione per gli alberi a Cosimo Piovasco di Rondò, il piccolo Barone che una sera del 1767 a Ombrosa, una piccola città del ponente ligure, decise, a 12 anni, di abbandonare il suolo e di vivere sugli alberi il resto della sua vita”, spiega Stefano Boeri.
L’articolo include anche altri personaggi che hanno trovato in Calvino un’ispirazione, in diversi campi artistici, come Susanna Tamaro, Colapesce e Dimartino o Giovanni Soldini.
“Credo che in fondo con molta modestia e umiltà, un tentativo di dare veramente corpo a questa idea apparentemente impossibile ma che Calvino ci presenta come del tutto plausibile di potere scendere dai rami di un bosco per vivere la città, per vivere le relazioni sociali e la storia, un po’ con il bosco verticale abbiamo cercato di attuarla”, conclude Stefano Boeri.
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