
La testata tedesca Süddeutsche Zeitung pubblica un’intervista all’urbanista Andrea Gebhard sui benefici climatici degli alberi e delle piante, anche in relazione all’architettura, citando il Bosco Verticale di Milano (Boeri Studio).
Intitolato Facciate verdi per combattere il caldo, l’articolo fa una panoramica sui servizi ecosistemici della natura vivente, fino ai vantaggi della sua integrazione nell’architettura.
“Un esempio famoso è il Bosco Verticale di Milano, due grattacieli residenziali verdi. È solo una questione di facciata o sono facciate verdi davvero significative?
Direi entrambe le cose. L’ho visto già due volte. È davvero impegnativo, con i giardinieri che devono salire fino in alto. E tutto il cemento necessario per i vasi delle piante ha ovviamente anche il suo impatto sulla CO₂. Ma trovo che il progetto, come idea e come atteggiamento, cioè il fatto di provare a realizzare qualcosa del genere, sia assolutamente notevole.” commenta Gebhard.
Il progetto si compone di due torri residenziali alte 110 e 76 metri, situate nel centro di Milano, nel quartiere Porta Nuova. Ospitano complessivamente 800 alberi, 4.500 arbusti e 20.000 piante appartenenti a circa cento specie diverse, distribuite in base all’esposizione solare delle facciate.
Il Bosco Verticale ospita una vegetazione equivalente a circa cinque ettari di bosco su terreno pianeggiante, concentrata però su una superficie di circa 1.000 metri quadrati – cinquanta volte inferiore. I benefici ambientali sono molteplici: assorbimento di polveri sottili e CO₂, produzione di ossigeno, ottimizzazione della gestione idrica, riduzione dell’inquinamento acustico e miglioramento della qualità della vita – per persone, piante e animali.