Angés Zamboni pubblica su L’Eventail un articolo dal titolo Le Renouveau de l’architecture et du design égyptien (Il rinnovamento dell’architettura e del design egiziano), in cui viene menzionato il progetto Cairo Vertical Forest (Stefano Boeri Architetti; Shimaa Shalash, local partner).
L’articolo ripercorre l’evoluzione dell’architettura in Egitto, mostrando come il Paese, pur traendo ispirazione dai modelli occidentali, resti profondamente legato alle proprie radici culturali. Ne emerge un linguaggio progettuale originale, ormai riconosciuto a livello internazionale. In quest’ottica di rinnovamento del paesaggio urbano e di promozione di città più sostenibili, vengono presentati alcuni progetti che incarnano questa visione.
Tra questi, i nuovi edifici della Cairo Vertical Forest progettati da Stefano Boeri Architetti e Shimaa Shalash come local partner, per New Cairo in Egitto sono tre cubi di 30 metri di altezza e di profondità, che ospitano un mix funzionale di residenze e spazi commerciali. Con 350 alberi e oltre 14.000 arbusti e sempreverdi appartenenti a 100 diverse specie – circa un terzo di quelle esistenti oggi all’interno del tessuto urbano del Cairo – i cubi riprendono la filosofia progettuale del Bosco Verticale, integrando la natura vivente nel disegno architettonico.
Le tre New Cairo Vertical Forest si affiancano alla visione più ampia di Greener Cairo che prevede sei strategie di demineralizzazione per la metropoli egiziana volte a raggiungere la conversione ecologica della città; tra queste: architetture verdi, una campagna per rendere verdi le migliaia di tetti piani della città, l’incremento della vegetazione urbana mediante la creazione di un sistema di corridoi verdi che attraversano la vecchia capitale e che si congiungono a un più grande bosco orbitale rendendo l’Egitto il primo Paese del Nord Africa ad affrontare la grande sfida del cambiamento climatico e della riconversione ecologica.
Per leggere l’articolo completo: https://www.eventail.be/