Progetto
Stefano Boeri Architetti
Luogo
Manchester, Inghilterra
Anno
2025
Cliente
Factory International
Tipologia
Allestimento
Programma
Mostra
Servizi
Concept, Progetto Preliminare, Direzione Artistica
Stefano Boeri Architetti
Design Team: Stefano Boeri, Pietro Chiodi (Partners in charge); Anastasia Kucherova (Project Leader), Mohamed Hassan Elgendy
Con: Eduardo Terrazas (Artist); Prema Mehta (Lighting Designer)
Il progetto Playmaker di Stefano Boeri Architetti prevede la realizzazione di un’installazione interattiva per la mostra che aprirà nell’estate 2025 all’interno del programma del Manchester International Festival, e che vede coinvolti 11 artisti e 11 calciatori. L’iniziativa, che mira a mettere in relazione l’arte e il calcio, è sviluppata da Factory International, in collaborazione con l’ex calciatore Juan Mata, il curatore Hans Ulrich Obrist e lo scrittore/regista Josh Willdigg, con il titolo Football City, Art United.
In questo contesto, il calciatore scelto per collaborare con Stefano Boeri Architetti è Sandro Mazzola, leggendaria figura del calcio italiano, che ha incarnato lo spirito del gioco con la sua inventiva e determinazione.
Tra le altre collaborazioni tra artisti, designer e calciatori figurano: Bàrbara Sànchez-Kane e Jorge Campos; Alvaro Barrington e Raì Vieira; Ryan Gander e Eric Cantona; Keiken e Ella Toone; Rose Wylie e Lotte Wubben Moy; Suzanne Lacy e Vivianne Miedema.
L’installazione di Stefano Boeri Architetti si trova presso Aviva studios di Factory International Venue di Manchester, uno spazio culturale dedicato alla creatività e a esperienze immersive di grande scala. Aperta al pubblico dal 4 luglio fino al 24 agosto, l’opera prende ispirazione dal carattere industriale della sede, allineandosi con la sua estetica per creare un ambiente calcistico intenso e identitario. Collocata come elemento focale della mostra, l’installazione si posiziona al centro di altre 11 opere tematiche legate al calcio, rafforzando il proprio carattere di attrazione principale e coinvolgendo i visitatori in un percorso interattivo nei ruoli iconici di questo sport.
L’installazione è composta da tre spazi circolari, definiti da specifiche grafiche adesive sul pavimento a cura dell’artista messicano Eduardo Terrazas e racchiusi da un sistema modulare di pareti, costruite con profili in legno lamellare e pannelli multistrato da 3/8″, ispirati alle rampe da skateboard, posizionate in verticale. Le pareti sono dotate di aperture circolari, progettate con il contributo di calciatori professionisti, abbastanza ampie da permettere il passaggio dei palloni e favorire l’interazione dinamica tra gli spazi. Ogni area è delimitata da una gabbia rete bianca di nylon, per richiamare una porta da calcio e ospita un giocatore, con una dotazione iniziale di tre palloni per gabbia. I partecipanti si sfidano per un tempo limitato, cercando di concludere la partita con il minor numero possibile di palloni nel proprio spazio.
La sfida mette in risalto velocità, precisione e controllo strategico, incoraggiando i giocatori a bilanciare azioni offensive e difensive, e favorendo un’esperienza immersiva e competitiva.