All’interno del numero 1104 di Settembre 2025 della rivista Domus intitolato Piante, viene pubblicato un contributo di Stefano Boeri dal titolo Forestazione Urbana, in cui l’elemento della vegetazione viene raccontato come parte integrante del disegno architettonico.
Inserito all’interno di un ciclo di numeri della rivista del guest editor per il 2025 Bjarke Ingels, dedicate ai vari materiali dell’architettura, Piante tratta alberi e piante alla stregua di porte, finestre, muri e balconi – sottolineando il ruolo centrale che la vegetazione deve avere nei progetti architettonici e urbani.
In questo contesto Stefano Boeri presenta alcuni dei progetti di Stefano Boeri Architetti in cui questo concetto è espresso concretamente: dal Bosco Verticale di Milano, primo esempio della tipologia, fino a Trudo Vertical Forest a Eindhoven, totalmente dedicato a social housing, o gli altri boschi verticali internazionali terminati a Huanggangg, Nanjing, Tirana e Utrecht.
“Alberi e piante diventano, da oggetti decorativi che abbelliscono l’architettura, soggetti pensanti e autonomi, dotati di una inconfondibile individualità, nonché di un particolare percorso di vita. La nostra ossessione per la vegetazione non è solo un desiderio ostinato di creare edifici più verdi, ma piuttosto la caparbia ricerca di un punto di vista differente. È la ricerca di un’architettura della biodiversità che comprenda la coesistenza di più specie viventi, non solo quella umana. È la ferma convinzione che la biodiversità non sia semplicemente una matrice per misurare la densità delle specie che vivono in un luogo, né solo una risorsa importante per rafforzare le nostre difese immunitarie. La biodiversità che pratichiamo è una ginnastica e anche un gioco che consiste nell’assumere la prospettiva di alberi, dagli aceri ai faggi – ma anche di volpi, corvi e ricci – riflettendo sul mondo urbano dal loro punto di vista.” dichiara Stefano Boeri.
Pubblicato in Domus n. 1102, 2025 – Per gentile concessione di Archivio Domus – © Editoriale Domus S.p.A.