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In evidenza MILANO ARCH WEEK | LABORATORIO PER LA RICOSTRUZIONE

MILANO ARCH WEEK
LABORATORIO PER LA RICOSTRUZIONE

Dialogo e confronto multidisciplinare per creare una cultura della ricostruzione post sisma: questi gli obiettivi del LABoratorio per la ricostruzione, una serie di sopralluoghi nelle aree del cratere del sisma organizzati insieme ai tecnici, alle associazioni e agli abitanti per conoscere da vicino questi territori. L’iniziativa è stata avviata da Stefano Boeri  nell’ambito dell’incarico come esperto per le attività di pianificazione urbanistica di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria (nomina ricevuta ad aprile da Vasco Errani, Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto).
“La ricostruzione sarà guidata dai Comuni, perché sono loro, insieme alle Regioni, i veri protagonisti – ha spiegato Boeri dopo il primo sopralluogo del 5 aprile a L’Aquila – Il mio ruolo è quello di suggerimento e orientamento per fornire delle chiavi di interpretazione, degli esempi e delle linee di indirizzo. Ecco perché sono subito voluto entrare in contatto con gli Ordini professionali locali, per fare un percorso insieme di conoscenza e confronto”.

Milano Arch Week, nel corso dell’evento internazionale dedicato all’architettura, ha proseguito e ampliato il dialogo sulla progettazione e ricostruzione dei territori terremotati.

Nella giornata del 16.06.17 il Laboratorio per la Ricostruzione si è svolto nella Sala Lab della Triennale di Milano radunando un’ampia platea di partecipanti.
Hanno Moderato:
Maria Chiara Pastore; Nina Bassoli
• 10.00-13.00 Relazioni di:
Ilaria Valente (Polimi); Pippo Ciorra (UniCam); Luca Galofaro (UniCam); Sandro Annibali (Ordine Architetti L’Aquila); Matteo Agnoletto (UniBo); Andrea Gritti (Politecnico di Milano); Maria Marsella (La Sapienza, Università di Roma); Scira Menoni (Polimi); Marco D’Annuntiis (UniCam); Raul Pantaleo (TamAssociati).
• 13.00-14.30 Pausa pranzo
• 14.30-17.00 Tavoli di Lavoro su ricostruzione

Sei gruppi di lavoro hanno discusso e proposto risposte a 6 DOMANDE:
1. il Sisma dell’Agosto 2016 ha definito un perimetro (Cratere) che ha in un certo senso creato una nuova geografia territoriale. E’ possibile studiare caratteristiche comuni di questo territorio?
2. La vastità del sisma rende molto complessa la necessaria interazione tra popolazione locale e istituzioni. Quali sono gli strumenti che possano permettere l’interazione tra questi soggetti?
3. La ricostruzione riparte da tre elementi primari: la residenza, la comunità e il lavoro. Quali sono le modalità di intervento per riattivare le filiere legate all’impiego?
4. Il sisma del 1976 del Friuli Venezia Giulia si è caratterizzato per la ricostruzione “DOV’ERA COM’ERA”. Oggi questo paradigma può essere ancora considerato attuale?
5. Dallo scorso agosto 2016, diversi sono stati i cambiamenti sul territorio. Diversi sismi hanno ulteriormente scosso popolazione e edificato, e la fase di emergenza ha portato alla costruzione di elementi costruiti che stanno caratterizzando il territorio. Quale è l’impatto sociale e culturale di questi nuovi elementi?
6. L’operare verso la ricostruzione dei manufatti, soprattutto in ambito di conservazione di quella che è l’identità dei manufatti, ci pone davanti a questioni relative all’uso dei materiali. Come operare scelte che assicurino stabilità e sicurezza e ne garantiscano appropriatezza dal punto di vista dell’identità locale e culturale?

Partecipanti ai tavoli di Lavoro:
Pippo Ciorra (UniCam); Andrea Gritti (Polimi); Matteo Agnoletto (UniBo); Gianluca Galofaro (UniCam); Gianluca Fontana (Ian+); Maria Marsella (La Sapienza); Fabio Renzi (Symbola); Emilia Corradi (Polimi); Giulia Setti (Polimi); Angelo Landi (Polimi); Alessandro Riccini Ricci; Sandro Annibali (Ordine Architetti Aquila); Edoardo Compagnone (Ordine Architetti Aquila); Stefano Eleuteri (Ordine architetti Rieti), Franco Brizi (Ordine Architetti Rieti); Giustino Vallese (Ordine Architetti Teramo); Sara Marini (IUAV); Marco D’Annuntiis (UniCam); Alberto Ferlenga (IUAV); Franco Tagliabue (Polimi); Mariavittoria Rava (Fondazione Rava); Elisabetta Strada (Fondazione Rava); Gaia Ceccaroli (Fondazione Rava); Funda Atun (Polimi) Guido Minucci (Polimi); Manuel Orazi (Quodlibet); Stefano Storchi.

Alle 17.30 il dibattito conclusivo si è svolto con la presenza di Stefano Boeri.

photocredits: Giovanni Nardi.